La seta incontra il Giappone.

La seta incontra il Giappone.

Il progetto "l'arte addosso" è in perenne evoluzione, così come la nostra ricerca di nuove collaborazioni.

Entra a far parte del nostro team di artisti, Valentina. Lasciamo che si sveli a noi con le sue stesse parole.

"Calligrafa con la passione per le parole, la poesia e il Giappone.

Allo studio della calligrafia formale ho affiancato quello della calligrafia gestuale e della pittura tradizionale giapponese (sumi-e). Il mio percorso di ricerca mi ha portato a esplorare il gesto puro come espressione del Sé.

Sono approdata allo studio della pittura tradizionale giapponese (sumi-e) attratta dalla gestualità e dalla filosofia di questa forma d’arte e di meditazione.

Si tratta infatti di una pittura non descrittiva: l’obiettivo non è descrivere il soggetto rappresentato, ma coglierne l’essenza con pochi tratti necessari a evocarne le forme.

Il sumi-e si basa sulla sinergia dei quattro tesori: la pietra (suzuri), l’inchiostro (sumi), il pennello (fude) e la carta (washi). Chi esegue la pittura non è al di sopra dei quattro tesori, ma sullo stesso piano: non c’è superiorità della mano umana, ma pari valore tra tutti gli elementi".

 

"Questo timbro si chiama hanko o sigillo. I giapponesi lo utilizzano come firma su documenti ufficiali e gli artisti lo usano come firma sulle loro opere.

Solitamente l’hanko riporta il cognome della persona, preceduto dal nome scritto a mano.

Per il mio hanko, fatto realizzare in Giappone, ho voluto scrivere Callipoem, la crasi tra calligraphy e poem, calligrafia e poesia: non è solamente uno pseudonimo, ma l’anima stessa della mia identità artistica".

 

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