Anche al fine di soddisfare richieste "sociali" sempre più pressanti, di lavorazioni che “tutelino” la sopravvivenza dell’animale, sono stati messi a punto sistemi alternativi, che pero’ non inficiano gli esiti della Filiera descritta, anzi. Anziché essiccare i bozzoli per poterne estrarre il filo, si può procedere con la conservazione del bozzolo a bassa temperatura, senza conseguente uccisione della crisalide. Il bozzolo conservato a bassa temperatura con crisalide viva può essere sottoposto a trattura modificando opportunamente il set up del macchinario impiegato.
Al termine del processo si raccolgono le crisalidi vive ed integre. Mentre le crisalidi morte ed essiccate non sempre sono conformi ai requisiti della Novel Food per la definizione di cibo umano, quelle integre lo sono ed inoltre hanno un profilo nutrizionale molto più elevato. Il processo di trattura a freddo, sebbene includa la refrigerazione delle crisalide, permette di evitare l’essiccazione del bozzolo, anche maggiormente dispendioso dal punto di vista energetico.
Quanto riportato descrive un intero ciclo produttivo agricolo e cicli manifatturieri, paralleli e perfettamente integrati a quello biologico del baco da seta. Nell’insieme delineano un esempio di biosintesi di prodotti naturali, (anche ad altissima complessità biochimica come fibroina e sericina), integrati in un” nuovo” ciclo manifatturiero attualizzato che è possibile ricondurre a quello di una bioraffineria.
E’ disponibile uno studio completo LCA (Life-Cycle Assessment) della filiera serica, cioè il suo impatto sull'ecologia del pianeta, dal gelso fino al prodotto e sono state messe a punto varie Certificazioni Internazionali, volte a garantire ad utenti e consumatori finali che tutti i processi della filiera produttiva corrispondano agli standard organici del settore.
Chi fosse interessato, mi contatti direttamente per riferimenti.
Claudia Baldazzi