E' stata usata sotto varie forme, fin dall'antichità con forme a tubo, a cono, allacciata alla vita e che copre le gambe completamente o parzialmente.
Ci sono parecchi modelli di gonne, dai più semplici, realizzati da un unico tessuto unito, o da un semplice drappo, ai più particolari, con forme originali ottenute tramite cuciture, imbastiture, pieghe, o decorazioni.
La lunghezza è un elemento importante che può variare moltissimo sul livello della gamba:
può arrivare alla coscia, al ginocchio, alle caviglie, in questo caso con degli spacchi per consentire più facilità di movimento, o arrivare addirittura al suolo, caratterizzandosi per la presenza di uno strascico sul dietro.
I tessuti che si possono utilizzare sono: viscosa, jersey, jeans, cotone, gabardine lana, ecc...!!!!
Dipende anche dalle stagioni, in estate sceglieremo delle gonne in stoffa leggerissima, che siano più confortevoli e fresche.
Al contrario, per l'inverno esistono gonne in tessuto di velluto, lane bouclè, lane stretch, molto calde per proteggere le gambe dal freddo.
Tipologie di gonne
- gonna a tubo dritta
- gonna a tubo stretta
- gonna a portafoglio
- gonna a teli
- gonna suasata o godè
- gonna aperta davanti morbida
- gonna con sfondi piega
- gonna a mezza ruota
- gonna a 8 teli godè
- gonna a ruota intera
- gonna con baschina al fianco
- gonna a fasce orizzontali arricciate
- gonna a dreppeggio laterale
- gonna con ruche a trapezio
- gonna a balze arricciate
- gonna a plissè sbiego
- gonna a pieghe piatte
- gonna kilt
- gonna pantalone-tasche oblique
- gonna mini baschina
- gonna a palloncino
L'EVOLUZIONE NELLA STORIA
L'Antichità
La gonna nell'antichità era un indumento indossato sia da donne che uomini.
Le testimonianze più antiche risalgono al periodo dei popoli mesopatamici. I kaunakès erano delle gonne a balze, più o meno lunghe e realizzate con la pelle degli ovini.
Nella civiltà Egiziana invece gli uomini si vestivano con un panno di lino che partiva dall'ombelico e poteva avere diverse lunghezze detta pano.
I Faraoni e i nobili indossavano una versione più evoluta del pano, che era confezionato con tessuti più pregiati e decorato.
Le donne cretesi indossavano lunghe gonne a campana con vari strati, sorrette da giunchi a cui si univa un corsetto aderente che lasciava scoperto il seno.
Nell' epoca Greco-Romana le persone di entrambi i sessi si vestivano in modo simile, indossavano un peplo attorno ai fianchi e una mantella che avvolgeva tutto il corpo.
IL MEDIOEVO
La gonna venne sostituita dalla tunica fino al Medioevo, le donne, gli imperatori e il clero stratificavano le tuniche, mentre gli uomini indossavano dei calzoni, come i barbari e adatti alla vita militare.
Fino al 1400 la sottana veniva identificata come indumento unico, solo alla fine del Rinascimento questa veste si divise in corsetto e sottana.
IL RINASCIMENTO E IL 1600
A partire dal 1500 le persone cominciarono ad indossare abiti diversi, a seconda del sesso, e le gonne cambiarono nelle varie culture.
I nobili indossavano gonne preziose e voluminose, che identificavano la loro posizione sociale, ma che non erano molto comode per i movimenti.
La gonna poteva avere diverse forme: a cono, a cupola, a tamburo o a campana. Il costume popolare invece, riproponeva gonne semplici, arricciate in vita e lunghe fino al polpaccio. In Spagna però, la gonna aveva una struttura più complessa sostenuta da diversi cerchi rigidi, questi erano cuciti sulla parte esterna della gonna e foderati con un tessuto in contrasto con quello del fondo.
Nel 1600 la sottana iniziò ad ammorbidirsi grazie alla sovrapposizione di tessuti, che venivano alzati sui fianchi e creavano uno strascico la cui lunghezza era determinata dal grado di nobiltà della dama.
Solo alla fine del secolo nacque la gonna vera e propria, chiamata Jupe sul dizionario francese.
L'abito continuò ad alleggerirsi sempre più ed era unito a un carcao, il quale veniva sostenuto dal panier, una struttura a cerchio fatta di vimini.
La rivoluzione francese
All'apice della rivoluzione il rigonfiamento delle sottane si spostò dai fianchi sul dietro tramite il sellino.
La linea si semplificò e il corsetto abbinato a questa gonna assomigliava sempre di più al frac indossato dagli uomini. Anche diversi accessori da uomo venivano utilizzati dalla donna come i guanti, il bastone e il cappello a cilindro.
L'epoca Vittoriana
Dal 1820 la gonna assunse una forma a campana e la silhouette diventò a clessidra . Nel corso degli anni le dimensioni di questo indumento aumentarono sempre di più fino al 1860, quando la gonna raggiunse la massima ampiezza, definita a mongolfiera.
Questo volume veniva dato dalle crinoline, delle strutture di acciaio indossate con diverse sottane e mutandoni di pizzo. Alla fine del secolo, la crinolina passò di moda e il volume tornò nuovamente sul lato posteriore della gonna.
Il 1900
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del 1900, l'emancipazione femminile trasformò completamente l'abbigliamento delle donne:
i volumi diventarono sempre più contenuti e le decorazioni sparirono. All'inizio del nuovo secolo le gonne proposero forme e lunghezze diverse, si aggiunsero balze, pieghe e passamanerie.
Il cambiamento radicale arrivò con la nascita e la diffusione del tailleur.
Questo abito costituito da due pezzi, la giacca dal taglio maschile e la gonna svasata, erano in tinta e permettevano alla donna di indossare questo completo per moltissime occasioni. Durante il primo decennio del secolo, lo stile della gonna si avvicinò alle culture orientali e si liberò, finalmente, di qualunque sotto struttura.
Gli anni '20 e il primo dopoguerra
Negli anni ‘20 la gonna subì un cambiamento che segnerà poi l'intera epoca: l'indumento si accorciò fino ad arrivare all'altezza del ginocchio e la figura a S della donna venne messa da parte per favorire una più androgina.
Coco Chanel propose la donna mascolina con i capelli a la garçonne linee e tessuti ispirati dal mondo maschile, ma che non perdevano la femminilità che ha sempre caratterizzato la donna.
L'innovazione era data da un coordinato in jersey, composto da una gonna a pieghe e un cardigan o un pullover a seconda della situazione.
Il secondo dopoguerra
In Europa, nei paesi impegnati nel conflitto, la moda passò in secondo piano e gli indumenti si adattano alla carenza di materiali disponibili. Si modificarono i vecchi abiti per farne di nuovi e nacque la gonna a pantalone per affrontare una vita più disagiata, ma dinamica.
È dal secondo dopo guerra che la gonna iniziò ad avere le caratteristiche dell'indumento come lo conosciamo noi.
Dior rivoluzionò la storia nel 1947, con il New Look, un completo costituito da una gonna molto ampia, a corolla e a pieghe. L'idea dello stilista fu quella di sottolineare e valorizzare le forme delle donne, anche quando questo non era possibile.
Infatti, dove madre natura non era intervenuta, era lo stilista che aggiungeva imbottiture all'altezza del seno e dei fianchi. La vita era tornata sottilissima per evidenziare l'ampiezza della gonna e la lunghezza era tornata al polpaccio e in occasioni più eleganti fino a terra.
In contrapposizione a questa versione della donna, Coco Chanel, nel 1954 creò il “tailleur Chanel”, il completo con giacca e gonna dello stesso colore che rendevano la donna nuovamente agile e libera di muoversi senza rovinare i propri abiti.
Gli anni '60
Gli anni '60 furono anni pieni di contestazioni e di libertà, la beat generation lottava contro il conformismo e le donne chiedevano sempre più diritti e lottavano per averli.
Durante questi anni avvenne la creazione di uno degli indumenti più discussi del nostro secolo: la minigonna di Mary Quant.
E' la creatrice di questo capo d'abbigliamento molto criticato e definito a volte volgare poiché questa gonna solitamente arriva a coprire solo l'inguine.
La linea è dritta e geometrica, come i disegni che la decoravano. Negli stessi anni nasce la cultura Hippy e le donne rifiutarono indumenti dalle linee geometriche e perfette per adottare gonne lunghe, morbide e decorate con arricciature e frange, indossate dai popoli africani, indiani e messicani.
Anche i patchwork e le imperfezioni delle stampe artigianali rendevano queste gonne uniche e controcorrente.
I giorni d'oggi
Negli anni '70 la gonna passò in secondo piano e si diffuse uno stile unisex, nel quale i JEANS dettavano la moda.
La gonna veniva indossata solo dalle donne in carriera che erano però discriminate sul posto di lavoro poiché l'ambiente era ancora particolarmente maschilista.
Negli ultimi trent'anni non vi sono stati grandi cambiamenti tra le gonne, ma le donne sono tornate ad indossarle in tutti i modi e ognuna decide quale modello indossare a seconda delle proprie preferenze e comodità.
Ad oggi la gonna è tornata prepotentemente nel guardaroba delle donne, e in ogni stagione si rinnova prendendo spunto dagli anni passati, e dalle tendenze già vissute.
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